L’inchino
nella cultura giapponese

Ristorante Chopstick

Uno degli aspetti della cultura giapponese che colpisce di più gli stranieri è sicuramente l’usanza dell’inchino.
Nelle culture occidentali, l’inchino è ormai visto come qualcosa di desueto, semmai relegato a pochissime occasioni e uscito dalla gestualità quotidiana comune da decenni, per non dire secoli.

A dire la verità, in alcuni casi, inchinarsi ha anche assunto un’accezione piuttosto negativa nell’immaginario collettivo: l’inchino viene interpretato come un chinare il capo di fronte a qualcuno, quasi una forma di sottomissione, di umiliazione.

In Giappone non è assolutamente così.
Se proprio vogliamo descrivere con poche parole che cosa sia un inchino nella cultura giapponese, potremmo dire che l’inchino è una dimostrazione di rispetto.
Nessun significato negativo, nessun atteggiamento sottomesso: rispetto.

Molte persone che hanno visitato il Giappone, nei loro racconti di viaggio riportano molti episodi in cui sono stati colpiti proprio da questa usanza.
C’è persino chi racconta di aver visto le hostess all’aeroporto inchinarsi di fronte ad una stanza vuota e le commesse dei negozi inchinarsi di fronte al negozio vuoto. Per i turisti questa cosa è a dir poco bizzarra, ma in realtà, nella cultura giapponese è un gesto molto serio e sentito: è la dimostrazione del grande rispetto che queste persone hanno nei confronti del proprio lavoro; per questo salutano il lavoro inchinandosi.
Questa forse è una situazione un po’ estrema da comprendere per i non giapponesi, nel senso che può lasciare sicuramente sbalorditi.
Vediamo allora di spiegare gli inchini giapponesi in contesti e situazioni più facilmente accettabili.
Avete letto bene sì, gli inchini, al plurale. Perché in Giappone non esiste un solo tipo di inchino, né tantomeno ci si può inchinare improvvisando un movimento casuale.
Assolutamente no: nella cultura giapponese tutto è ordine e disciplina, ogni occasione sociale è rigidamente codificata; lo sono quindi anche gli inchini, sia per quanto riguarda l’inclinazione da tenere che le circostanze in cui adottare un tipo o l’altro.

Eshaku
Questo tipo di inchino prevede un’inclinazione di 15°.
Fra tutti, questo è il meno formale: si usa quando si salutano gli amici o comunque persone dello stesso status sociale.
Lo potremmo definire un inchino di saluto quotidiano.

Keirei
In questo inchino ci si deve inclinare fino a 30°.
È un inchino più formale, da utilizzare ad esempio in contesti lavorativi, al cospetto dei propri superiori, o dei clienti, o in un colloquio e, in generale, di fronte a persone di una posizione sociale superiore alla nostra.
Questo inchino rappresenta un saluto con un riguardo in più.

Saikeirei
Questo è l’inchino più profondo: l’inclinazione richiesta è di 45°.
Fra tutti è il più formale e si usa per mostrare il massimo rispetto: in genere è riservato a persone molto importanti, o in situazioni eccezionali, come ad esempio in un’udienza con l’imperatore.
Viene utilizzato anche in contesti religiosi, in segno di massimo rispetto verso gli dei e i monaci.
Si usa anche per porgere le più sentite scuse, per esprimere profondo dispiacere per qualcosa di grave che si è commesso o ancora come ringraziamento per aver ricevuto un grande favore.