3 domande sul Giappone
Che vi siete sempre posti e non avete mai avuto il coraggio di fare

Ristorante Chopstick

La cultura giapponese è una delle più affascinanti al mondo.
Sicuramente esercita molto di questo fascino il fatto che sia così distante dalle culture occidentali, a volte persino opposta.
Tante sono le cose che suscitano curiosità riguardo al Giappone e noi volgiamo chiarire qualche dubbio che sembra essere proprio ricorrente per gli occidentali.

Abbiamo preso in esame tre domande che sono di solito frequenti quando ci si appresta a parlare di cultura giapponese.
Se anche voi le avete pensate ma non avete mai avuto il coraggio di farle, ecco allora le risposte alle tre domande più frequenti sugli usi e costumi giapponesi.

1. In Giappone si mangia solo sushi?
Ecco una domanda che veramente molti si pongono.
È forse comprensibile visto che per la maggior parte del mondo occidentale la cucina giapponese è rappresentata al 90% dal sushi. Ma la risposta è NO, in Giappone non si mangia solo sushi.
La cucina giapponese è estremamente ricca e varia: i piatti tradizionali spaziano dalle verdure alle uova, dalla carne al pesce, in tantissime preparazioni. Il sushi è solo una delle tante.

2. Il Giappone è un Paese sicuro?
Prima di partire per un viaggio, qualunque sia la destinazione, ci si pone sempre questa domanda. Quindi anche nel caso del Giappone. C’è da dire che molta cinematografia ha voluto mostrare al mondo anche il “lato oscuro” della società giapponese; ma in linea di massima, possiamo tranquillamente rispondere con un SI’, il Giappone è un Paese estremamente sicuro, anzi, è uno dei Paesi più sicuri del mondo.
La percentuale di criminalità è irrisoria: girare per strada di notte è una cosa fattibilissima, anche per una donna sola – cosa che non si può dire per altre metropoli occidentali; andare in giro con tanti soldi nel portafogli o dimenticare la borsa o lo zaino aperto non costituiscono certo un motivo di preoccupazione, si può stare certi di tornare a casa con soldi, cellulare, tablet e quant’altro in nostro possesso.
Se durante un’uscita vi dovesse capitare di lasciare la vostra borsa o il vostro zaino da qualche parte, niente paura: tornate indietro pure con calma, ritroverete borsa o zaino dove li avete lasciati e perfettamente integri, contenuto compreso.

3. I giapponesi parlano inglese?
Questa è un’altra domanda molto frequente di chi sta progettando un viaggio in Giappone.
Conoscere la lingua giapponese non è così frequente, così, quando ci si appresta a partire per il Giappone, si pensa di potersela cavare con l’universale inglese.
E invece i giapponesi – e neanche tutti – parlano in media un inglese pessimo.
Tranne che con i dipendenti degli hotel con clientela internazionale e nei luoghi di principale interesse turistico delle grandi città, è probabile che vi toccherà esprimervi a gesti!
C’è però da dire che la proverbiale perfezione giapponese arriva a prevenire tante necessità, in modo da rendere il soggiorno quantomeno decente anche se non si riesce a comunicare in maniera immediata: tutta la rete dei trasporti è talmente organizzata che è difficile non saperla sfruttare e nella maggior parte dei ristoranti i menù hanno le foto dei piatti che propongono o persino le riproduzioni dei piatti in vetrina.
Quindi diciamo che almeno i bisogni basilari in un viaggio – spostamenti e cibo – sono garantiti dall’efficienza dei giapponesi, che peccheranno sì nella conoscenza delle lingue, ma fanno in modo di prevenire ogni necessità di chi si appresta a visitare il loro amato Paese.